Salve,
volevo chiedervi un consulto sul fatto che non riesco a esternare le mie emozioni, soprattutto non riesco a piangere.
Sto molto male, sento il bisogno di piangere, mi trovo nella mia cameretta a pensare a tutte le cose che in questo momento mi fanno stare male ma non riesco a piangere. Eppure io ne sento il bisogno, so benissimo che piangere è il miglior modo per sfogarsi, e sono sicuro che se piangessi riuscirei a sentirmi meglio insomma, mi sentirei più libero.
In generale sono sempre stato un pòapatico, ma in questo ultimo anno, e soprattutto da quando siamo in quarantena, non riesco proprio a piangere, e le poche volte che succede, scende solamente qualche lacrima, non un pianto vero e proprio che possa essere uno sfogo. Cosa posso fare?
Vi ringrazio in anticipo, un caro saluto.
Anonimo
Caro Anonimo,
ti ringraziamo per averci dato fiducia e per esserti aperto con noi. Dalle tue parole emerge chiaramente la voglia di sfogarsi ed alleggerirsi, e sembra quasi che questo peso duri da un po’ di tempo.
Hai ragione, quando si piange anche se può essere doloroso fa seguito una sensazione di alleggerimento e sappiamo che quel pianto in fondo ha fatto bene. Ma vorremmo farti riflettere su quanto non deve essere un obbligo piangere e un difetto non farlo, certo è vero che alcune volte serve, ma forse è necessario un tempo per imparare a farlo.
Esternare le emozioni è un processo, anche complesso e difficile, che dipende da vari fattori: da come si è caratterialmente, dalle esperienze che si sono vissute, dall’ “educazione emotiva” che si ha in famiglia e che si è ricevuta sin dall’infanzia. L’insieme di tutto questo può facilitare o ostacolare una persona nello esprimere le emozioni. Se quindi si ha qualche difficoltà ad esternarle, come nel tuo caso, bisogna darsi tempo, non viverla come se in te ci fosse qualcosa di sbagliato, non è così, semplicemente devi imparare a farlo perchè magari nessuno te lo ha insegnato.
Inoltre c’è anche da tener conto che viviamo in una società che tende ad enfatizzare i successi e a negare le fragilità che tutti hanno, come se fossero qualcosa da evitare. C’è quindi la tendenza erronea a vedere, soprattutto per gli uomini, il pianto come una sconfitta, una debolezza e non un momento di arricchimento e scoperta di se stessi e del proprio mondo interiore.
Quindi se hai questa esigenza, come scrivi, puoi pian piano allenarti su questo. Potresti ad esempio iniziare a scrivere, se ti piace, ciò che provi, poi potresti provare a parlarne con qualcuno di cui ti fidi provando a dire come ti senti. E’ anche importante avere dei momenti da soli con se stessi in cui ci si ascolta e si prova a sentire quali emozioni ci attraversano.
Anche un percorso psicologico può essere una strada per imparare ad ascoltarsi e imparare ad esprimere le proprie emozioni.
Per quanto riguarda la quarantena, ognuno ha attraversato quel difficile periodo secondo le proprie modalità e caratteristiche, non è importante se non hai pianto, non è l’unico modo per sfogarsi o esternare un dolore. Ci sembra importante però la tua esigenza di volerti esprimerti maggiormente e a questa devi dare ascolto, come stai facendo. Devi quindi ascoltarti e sentirti libero, almeno con te stesso, di provare tutto ciò che vuoi senza spaventarti e senza giudicarti. Concediti del tempo, siamo sicuri che troverai il tuo modo di riuscire ad esprimere ciò che provi.
Un caro saluto!